Percorsi liminali

Dell’Arte fantasma nell’umana salute

Spesso la condizione necessaria del carattere “artistico”, convinto di trasformazioni profonde e ineluttabili, profetizza sull’arte, regredendo a una percezione alterata del “Sé”. Questa precede e annuncia la comparsa dell’Arte mancante. La causa è da ricercarsi nel contrasto tra una convinta ispirazione interiore, e una narrazione della stessa restituita dalla contingenza, che il soggetto non riconosce e non accetta.

Dall’opera delle “Vite parallele di Joseph Conti”.

Nell’umana salute sottoposta all’influenza delle atmosferiche cagioni gli uomini eletti si compiacevano di riguardare e di considerare l’arte, meravigliandosene sopra modo e riputando d’esser illuminati e infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria. Da tempo immemorabile si tiene per certo che le vicissitudini atmosferiche esercitino un dominio sopra la salute dell’uomo artistico, e tale credenza è fondata sull’osservazione che molti artisti di varia età, di costituzione dissimile, con diverse abitudini, e in differenti luoghi, vanno nello stesso tempo soggetti alla medesima chimera: l’Arte fantasma. 

Con qual profonda sapienza sia fabbricato sì bel sistema lo vedrà chi ha di senno in capo; lo evidenzia la voce dei sofferenti dell’Arte fantasma i quali restano in un salutare timore sebbene abbino in favore i testi letterali delle veraci tradizioni. La cosa è verissima, ed io pure n’ebbi alcuni esempi, quando cominciai a speculare. Parendomi perciò questo fenomeno assai straordinario ed evidente, io presi ad esaminare colla massima diligenza le circostanze di fatto che lo accompagnano, e finalmente mi assicurai, che nella stessa atmosfera sussistono in realtà i principi scatenanti. 

Questa chimera fu resa chiara nel mio saggio giovanile “Stati emotivi e sentimenti atmosferici”, allor quando osservai che, sotto certi stati dell’atmosfera e in certe stagioni dell’anno, insorgono alcuni particolari disordini nella macchina animale dell’uomo artistico. Mentre però la maggior parte della comunità pensa che ai mutamenti degli addii dal caldo al freddo, dall’umido al secco, si debbano principalmente attribuire i suddetti disordini, io affermo che nell’artista sono le variazioni parossistiche dello stato resiliente le reali cause di tali disordini. 

Ecco in breve le prove della percezione anomala dell’Arte fantasma. Trattasi di un processo mentale, che nulla condivide con la pazzia, per cui il pensiero rappresenta l’artistica sostanza come se esistesse ancora o come se ne permanesse ancora una memoria. Di per sé non provoca repentina sofferenza, ma una sensazione di vivida eccitazione. Il dolore poi dell’Arte fantasma si verifica massimamente se l’artista presenta una condizione di quotidiana ispirazione. Sopra ogni altra cosa però, come avviene di quasi tutti gli artefici che dell’arte loro sono convintamente eccellenti propugnatori, si verifica che essi s’ingannino quando credono nel loro esprimersi esser veracemente solidali a concrete istanze necessarie, elevate alla dignità e al grado di conoscenza. 

Ora per recare le molte cose in una, e terminare questo concetto, pongasi mente alla conseguenza che dalle narrate verità per sé stessa emerge perché l’uomo probo abbisogna di memoria. La sensazione dell’Arte fantasma è consapevolezza intensa di un’arte mancata ancorché necessaria e autentica, talvolta accompagnata da lievi parestesie. Frequentemente, gli artisti sentono solo una parte dell’Arte mancante, spesso l’agognata conquista del consenso, ultima sensazione fantasma a scomparire. È come se l’attività elettrica parossistica facilitasse la percezione in codesti uomini reputati ora geni ora iddi. In tale abbattimento, nasce allora il sortilegio verbale del Numinoso che liberando gli inespressi artistici concetti li infiamma con l’infinito convincimento dell’ultraterreno. 

Vari trattamenti, come gli esercizi simultanei della metafora, la percussione dell’ispirazione, l’uso di certe macchine per ridurre l’impulso creativo soverchio possono recare giovamento e dar sollievo. Fra i rimedi, l’acqua vegetominerale ed il bagno tepido locale sono assai utili nel periodo della massima infiammazione. La sensazione dell’Arte fantasma non è perigliosa; tuttavia, gli artisti, senza pensarci, spesso tentano di alzarsi con entrambe le gambe e cadono, soprattutto quando si svegliano durante la notte per andare in bagno. 

Ritratto dell’artista da giovane

Alcuni passaggi sono tratti da: “Observations on the casual and periodical influence of particular states of the atmosphere ec, – Osservazioni sopra la casuale é periodica influenza de’ particoları stati dell’atmosfera sulla umana salute e malattie, segnatamente la Pazzia , con un novero di Autori: di Tommaso Forster ec, ec.: Seconda Edizione . та. Londra 1919.” e liberamente riadattati seguendo la tecnica dell’esoscheletro propria del Lar.