Della Paramnesia

Vortex vs Ruach

Sulla vorticità

Dalla relazione del P. Baltieri sugli effetti dinamici del Lar, Cap. III: 

“Alterato dalle forze della vorticità intra moenia, perturbato dalla forza predominante, nel caso della paramnesia si evidenzia la manifestazione di un’attrazione che sorprende il soggetto che ne incorre. Tale attrattività espressa al di fuori di ogni causa apparente è indice di una presenza senziente. Essa è in parte concausa e in parte sollecitazione di uno Spiritus loci. Non sono ancora chiari i confini che delimitano l’influenza attiva dello Spiritus loci, in quanto causa del sorgere di un’attrattività nel Lar. Moto primario delle specifiche espressioni volitive del Lar, lo Spiritus loci è a sua volta reso energicamente pervasivo dalla presenza di lares in un certo luogo, il loro numero determina la qualità dell’esprimersi dello Spiritus loci

L’individuo assume come altro da Sé, quale realtà speculativa, un suo surrogato. Evidente è quindi la volizione dell’alterità che, nella costante ricerca di persuadere d’esser identità consustanziale, familia, pone i suoi sguardi al servizio dell’ospitante. Tutto questo però non avviene in un rapporto antagonistico, il Lar infatti deve provvedere in qualche modo alla propria integrità che può esprimersi solo sé regni un equilibrio simbiotico con l’individuo al quale è associato più o meno intimamente. Il Lar si garantisce una propria vitalità contribuendo allo sviluppo di una condizione di necessaria affinità naturale. 

A questo scopo il Lar tende a configurare la propria percezione nell’individuo ospitante come naturale estensione dello stesso. Si dovrà quindi riflettere sopra la difficoltà alla scissione futura di una duplice entità.  

Porremo in essere tutti quei metodi, dalla provata efficacia, che ci potranno render vigili e sicuri quando saremo insinuati dalla profonda e fluida causa della rammemorazione. Condizione che avvolge e assorbe l’animo incerto, il quale inconsapevole, si trova a far parte del processo svanendo nell’alterità. Obliando l’essere in sé, il processo provoca uno stato di disconoscimento coscienziale. L’individuo, interpreta il flusso delle sensazioni, naturale espressione del sé, ma, come colui che, ormai da tempo immemore, vede sé stesso solo riflesso nello specchio del corso d’acqua, riterrà quell’immagine deformata e scomposta la sua vera e chiara natura, ne proverà familiare rassicurazione nella vista e disconoscerà qualsiasi altra rappresentazione di sé. 

Imperciocché questa forza, quale espressione della volontà di esistere, si palesa nell’esser sensibile, alla sommità della di lui bocca. Infatti nei processi del puro inspirare possiamo rilevare i manifesti effetti che si esprimono con la reduplicazione dell’anima senziente nella ghiandola pineale, la quale, sarebbe erroneamente intesa e altresì percepita come singolare unità”. 

L’ambiente circostante acquisisce una particolare potenzialità nell’individuo che ospita il Lar. L’acuirsi di una sensibilità “altra” sviluppa un nuovo percepire delle differenze d’intensità e nei suoni, nei rumori ambientali così come nelle voci, nel loro tono, nella loro musicalità. 

La luminanza delle aree circostanti, nelle quali l’individuo si trova ad essere, viene percepita, producendo rischiarati spazi narranti. Questi si presentano, sensorialmente, come flussi vorticosi, variati nella forza ma costanti, ritmati in una sequenza ordinata. 

Il processo di tale palesamento può essere compreso nel suo prodursi considerandolo come un fluido incompressibile, non viscoso, ma organico, in ispecie isolato da sollecitazioni ed influenze di forze esterne, di natura psico-somatica. In questo caso il moto è inerziale viene espresso con una secrezione della tireotropina (TSH). Il momento angolare si conserva e il vettore di vorticità è solidale con la materia di produzione, la melatonina regolatrice del ritmo circadiano sonno-veglia. Se in un dato istante la vorticità è allineata a una linea materiale di lunghezza infinitesima reagisce alla poca luce rimanendo così allineata. 

Nel processo ototopico attivato dall’inspirazione, il moto delle alternanze paramnesiche, si esprime tra le frequenze discrete di 5 e 76. Il sistema si qualifica in un proietto che viene trasportato su concetti atemporali. Affinché il trasporto dello spirito renda in moto diverso la personalità prossimamente eguale a quella manifesta, sia per il senso medesimo che nel suo opposto, sarà espresso in pari tempo una sensazione di memoria familiare, spesso dal profondo effetto sentimentale. Avviene così la verifica di una nuova e chiara integrazione tra res cogita e res extensa a vantaggio di una consapevolezza del sé altro, del sé del Lar.