Della Paramnesia

La manifestazione del Lar

Dalla relazione del P. Baltieri sugli effetti dinamici del Lar, Cap. IV: 

“Dal confronto delle osservazioni con le manifestazioni ricorrenti di paramnesia siamo pertanto indotti ad ammettere che il vortice è il vettore principale del processo di possessione di uno spirto extra-corporale che definiremo il Lar. Tale è l’esistenza di codesta forza che, nella sostituzione, attrae a sé i sentimenti di riconoscimento di territori tanto nuovi quanto familiari. Scenari che, ancorati a certe rimembranze, confermano l’appaesamento. 

Imperciocché la forza manifesta attira ancora le conoscenze con una intensità in ragione diretta delle molteplici presenze interne. La Memoria inversa nel raziocinio associativo, vissuta attraverso le distanze del tempo e dello spazio, interviene quale forza connettiva della natura medesima. 

L’azione principale, detta vorticità, sosteniamo agisca con egual legge per ogni selezione di coscienza come fluido di spessore infinitesimo. Nel tal moto avviene che il disegno rotatorio, con subitanea velocità angolare ω, equanime, allochi il Lar, sussunto nella coscienza dell’ospitante. Acciocché ogni selezione che impegni una qualche area particolare di coscienza si sposti verso destra con velocità u(x), e poi in reazione ruoti su sé stessa con moto espresso in velocità angolare ω(x), sarà necessario che tale vortice abbia sufficiente energia volontaria. Perciò la quantità di tale energia sarà determinante per l’accesso del Lar”. 

Notazioni

Sull’osservazione dei sentimenti espressi nei paramnesici, a riguardo della gravità che essi esprimono, conviene considerare che si tratta di un caso particolare di forza affermativa e nel tempo e nello spazio, tale che, come noi crediamo, contenga in sé la capacità di interpretare i segni delle epifanie indotte. Questa infatti è la sola possibilità di leggere il senso dei mutamenti del territorio che possiede quell’anima investita dalla paramnesia. 

E poiché è principio generale in natura che la reazione è uguale e contraria all’azione nel ricorsivo 118 possiamo affermare, con un alto grado di sicurezza, che ogni singola identità sarà simultaneamente attratta da tutti i conoscimenti che gravitano nel sistema-Mondo, secondo la legge indicata, e lo saranno parimenti i ricordi dati e ricevuti i quali saranno accettati come propri; riverberi della terrena umana esperienza, espressi nel corpo con armonici avviluppamenti in forma di vortice. 

Così per analogia possiamo ritenere con fondamento che, attraverso le leggi generali del moto, i due sé fra loro in comunione di corpo, si attraggano a vicenda con la stessa legge e non solo fra memoria e memoria ma anche fra elementi di spirito così come si riscontra nelle ordinarie esperienze sulla gravità della simbiosi. 

Joseph Conti. 1921 

Spiritus